Benvenuto Amin, grazie per l’intervista. Ti seguo da qualche mese online e ti stimo per la lucidità con cui analizzi problemi SEO rilevanti. Sui social ti presenti come imprenditore e SEO Specialist.
Puoi parlarci della tua storia come professionista del Web?
Mi occupo di SEO a 360° dal 2005 e la mia attività è divisa in 3 filoni: ho un mio network di siti di affiliazioni in ambito economia e finanza, con cui faccio costantemente test ed esperimenti SEO che se danno risultati, propongo in alcuni casi ai clienti in consulenza; faccio consulenza SEO a PMI e grandi aziende in ambito e-commerce ed editoriale. Infine mi occupo anche di formazione SEO avanzata per SEO Specialist Senior e marketer, imprenditori e blogger che vogliono far crescere i loro siti personali.
In fondo all’intervista racconto più nel dettaglio di come sono arrivato alla SEO
– Parli un italiano eccellente, come mai sei così bravo nella nostra lingua? In Rete ho letto che ami i classici della letteratura.
Vivo in Italia da quando avevo 3 anni, e ho sempre amato leggere e scrivere (da ragazzo sognavo di diventare uno scrittore…poi la SEO ha preso il sopravvento!)
– Come ti sei formato come SEO Specialist? Studio, corsi, esperienza, incontri speciali, raccontaci il tuo percorso di ottimo SEO specialist
Principalmente ho imparato a fare SEO…facendo SEO. Come detto sopra, da ragazzo sognavo di fare il giornalista e lo scrittore: sono partito quindi online come blogger. La necessità di promuovere i miei blog e le mie community (sono stato un grande appassionato di forum) mi ha portato a studiare la SEO e farne la mia professione.
Per imparare a fare SEO è fondamentale fare pratica su tanti progetti ad ogni livello: siti locali, piccoli siti editoriali, grandi siti editoriali, piccoli e-commerce, e-commerce internazionali, siti black hat e spam…se sono nostri, ancora meglio! E’ sempre bene imparare sulla propria pelle, rischiare coi nostri progetti, e poi applicare sui clienti solo strategie e tecniche sicure, collaudate e con un buon ROI.
Anche la formazione ha giocato un ruolo fondamentale: ho investito tantissimo in corsi di formazione, sia di persona che digitali, in ambito non solo SEO ma anche brand, digital, copy, da cui ho imparato moltissimo.
Ritengo però altrettanto importante il confronto con colleghi di livello pari o superiore al nostro, ci sono sempre nuovi spunti. Ho creato in passato 2 gruppi privati di confronto, uno con alcuni dei migliori SEO italiani e un altro a livello internazionale. E’ stata per me una grande fonte di confronto e crescita.
– Come vedi il futuro della SEO nell’immediato?
Credo che una certa SEO basata su trucchi e hack sia destinata a essere sempre più marginale, Google ormai è diventato sempre più bravo a capire dove c’è fuffa e dove c’è davvero sostanza.
Vedo il SEO del futuro come un project manager che ha conoscenza importante sia della parte tecnica (velocità sito, codice, server, etc.) che di marketing (branding, copy, cro etc.), e quindi può interfacciarsi in modo proficuo con le varie figure specialistiche per mantenere un ottimo ritorno dalla presenza del brand nel canale Search.
– Tre consigli che ti senti di dare ai principianti che vogliono diventare degli specialisti dei motori di ricerca
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Crea progetti personali da zero e prova a posizionarli. Crea almeno un sito su una nicchia di cui sei appassionato e una di cui non ti importa nulla, o ancora meglio non ti piace, per abituarti a essere obiettivo e analitico, e prova a monetizzarli.
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Segui le community SEO e digital in lingua inglese, cerca i siti dei migliori SEO e SEO Agency e cerca di prendere spunti per nuovi test, esperimenti e tecniche SEO da applicare ai tuoi progetti.
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Partecipa agli eventi SEO di settore, fai networking con colleghi, sia del tuo settore che di altri vicini (Paid, usabilità, copy etc.) e scambia idee e conoscenze.
– Sei soddisfatto della tua vita professionale? Ci sono altri progetti che vorresti tanto realizzare?
Sono super soddisfatto finora. Il covid ha dato una mazzata ad alcuni miei progetti di punta ma ci siamo ripresi alla grande. Lato consulenza ho avuto l’onore di collaborare con innumerevoli brand di primo piano; come formatore ho avuto il piacere di formare alcuni dei SEO più noti e brillanti in ambito nazionale. Ho diversi nuovi progetti nuovi in cantiere, fra cui un libro e un corso SEO individuale avanzato per chi vuole salire al livello successivo che saranno operativi per inizio 2024.
– Quali sono i professionisti del digitale che stimi e che vorresti consigliare ai lettori per seguire il mondo del Web Marketing?
La lista è molto lunga. Faccio i primi nomi che mi vengono in mente: Francesco Agostinis, Francesco Tinti, Sara Petroro, Valerio Celletti, Valerio Conti, Ivano di Biasi, Giorgio Taverniti, Walid Gabteni, Luca Mastella.
– Come hai iniziato a lavorare in questo settore e soprattutto perché proprio il web marketing e la SEO?
Sono arrivato alla SEO quasi per caso, nel 2003. Ai tempi ero appassionatissimo di programmazione e hacking. In una rivista – non ricordo se fosse Internet Magazine o Internet Professionale – scopro dell’esistenza della SEO e delle sue potenzialità. Cerco su Google, trovo la leggendaria guida di Enrico Altavilla su motoricerca.info: ed è subito amore. Di lì partono i primi esperimenti su domini gratuiti come Altervista, Blogspot, Forumfree e Splinder e i confronti nella sezione “Motori di ricerca” del forum di HTML.it. Ricordo come se fosse ieri i confronti nel forum e via messaggistica – sotto pseudonimo! – con personaggi come agoago, key, Enrico Altavilla e diversi altri. Poi arrivò il famigerato contest “Velocipedi equestri” di Giorgio Taverniti, che seguii con curiosità da spettatore, e la nascita della community del forum GT da cui trassi un ulteriore motivazione. La passione crebbe e prese il sopravvento su tutte le altre. Da lì in poi, nel 2005 decisi che sarei diventato un SEO nella vita.
– Cosa bolle in pentola? Cioè qual è la direzione che intraprenderà il digitale? Oltre all’intelligenza artificiale, secondo te cosa si svilupperà maggiormente?
Fra recessione, truffatori, fuffaroli e fuffaguru credo che il brand e la reputazione aziendale/personale saranno sempre più cruciali in futuro. Sia per le aziende che per le agenzie/consulenti. Le persone sono più scettiche, girano meno soldi e la gente ha più paura di rischiare, ha più bisogno di certezze. Sarà inoltre necessario affinare l’intelligenza naturale nella comunicazione e nei processi in modo che quella artificiale resti, come deve essere, un mero “potenziamento”.
– Seguendoti ti trovo molto preciso e rigoroso come persona. Ti trovi in difficoltà coi clienti non educati al digitale? Quanto è difficile in Italia seguire progetti senza la necessaria educazione digitale da parte dei clienti?
Su questo aspetto mi sento molto fortunato. La stragrande maggioranza dei clienti con cui ho lavorato a lungo termine come SEO operativo aveva una mentalità aperta e si è messa in gioco.
Lavorare in modo importante sulla mia comunicazione social mi ha aiutato parecchio su questo aspetto.
– Ho letto che sei specializzato anche nella SEO degli ecommerce? Quali sono tre segreti per posizionare nei motori di ricerca un bell’ecommerce?
1) Lavora sul brand e sulla reputazione aziendale e ottimizzali lato SEO con la comunicazione sul sito e una digital PR “SEO oriented”
2) Cerca di migliorare il più possibile l’usabilità e l’esperienza dell’utente sul sito, con un focus *prima* sul mobile, ma con la massima attenzione al rapporto tra traffico organico e conversioni
3) L’architettura del sito e il linking interno sono cruciali lato SEO, ma bisogna sempre trovare un compromesso ottimale fra SEO, comunicazione, brand e conversioni
– Consigliaci 3 libri SEO e tre libri su qualsiasi argomento, ma che siano belli
3 ottimi libri SEO:
1) The art of SEO
2) Product led SEO
3) The SEO Blueprint
Per staccare un po’, invece dei classici libri digital consiglio 3 grandi romanzi che mi hanno cambiato la vita:
1) I fratelli Karamazov
2) Il signore delle mosche
3) L’insostenibile leggerezza dell’essere
– Cosa fai nel tempo libero, e cosa hai fatto durante le ferie 2023.
Mi piace molto leggere e scrivere. Viaggiare in paesi nuovi. Meditare e fare lunghe passeggiate. Non faccio “ferie” da anni, quando ho bisogno di cambiare aria viaggio. L’ultimo che ho fatto è stato in Cambogia, un viaggio che avevo programmato da tempo: Angkor Wat è stata un’emozione unica, e la malinconica bellezza del lungomare di Phnom Penh mi rimarrà nell’animo molto a lungo.
Grazie Amin dell’intervista, lasciaci un tuo recapito per eventuali contatti da parte di imprese.
Al momento ho il mio bel da fare coi miei blog e i clienti storici, non cerco attivamente nuovi clienti a meno che non siano progetti particolarmente interessanti o in nicchie per me nuove 🙂
Comunque, questi sono i miei contatti:
https://www.linkedin.com/in/aminelfadil/
aminelfadil.it (riaprirà a inizio 2024!)
[email protected]