Vorrei sottolineare che nel prospettive di uno specialista SEO, vi è una vera giungla di opinioni nel campo della costruzione dei links esterni al sito, che puntano al sito grazie ad una campagna di link building.
Non conoscendo bene l’algoritmo di Google, le esperienze di come posizionare bene un sito sul motore di ricerca, molto particolare rispetto agli altri search engines, si diversificano da ‘ottimizzatore’ ad ottimizzatore, perché in realtà i links ad un sito di qualità sono così tanti ed etereogenei per tipologia, che alla fine ciò che è chiaro è il risultato, meno i ‘pesi’ di ogni singolo link.
Ciò che mi preme, è indicare sulla base della mia esperienza, quanto sia importante ogni tipologia di link che possa puntare alle pagine del proprio dominio.
Fattori on-page
Mai dimenticare che la struttura e i fattori SEO on-page di un sito, o meglio, di una pagina Web sono determinanti per rendere rilevante la pagina stessa per Google. Quello che ho compreso che quando un sito ha un rilevanza notevole per questo fattore, scala le posizioni delle SERP di Google anche in mancanza di una link popularity. Un mio sito Web, www.grandifotografi.com, è riuscito nei primissimi giorni di indicizzazione a raggiungere il podio per la keyword del nome a dominio, ed è stabilmente primo su Google da mesi, pur non avendo approntato io una campagna di link building né effettuato che un minimo di collegamenti con la galassia dei miei siti.
Link building: le tecniche
– Guest post: secondo me, a dispetto da quanto ne dicano i responsabili Google, il meccanismo dei guest posting è uno dei migliori per salire nelle SERP. Articoli che siano tematizzati, che abbiano il link con un anchor text perfetto per la nostra campagna SEO, costringono Google a non ignorare il peso della pagina di destinazione del link se il sito che ci ospita è di qualità, per traffico e contenuti, oltre che per autorità e reputazione antispam. Professionale.
– Scambio links: estremamente fuori moda, è una sistema di reperimento dei links che ha fatto il suo tempo. Rischioso, poco professionale, obsoleto per la qualità dei links in entrata e per la poca pertinenza tematica, può essere considerato in ambiti specialistici. Per esempio: un fotografo effettua scambio links con tutti i collegi del settore, ma non parlando di scambio links, ma proponendo una directory delle migliori risorse fotografiche, divise per categoria: ritratti, natura, paesaggi, eccetera. Superato.
– Viralità: è il nuovo modo di concepire il link building. Creare contenuti interessanti, diffonderli sui social media, lasciarli condividere come interessanti, divertenti, utili, appaganti, ‘cool’: permette l’esplosione dei link, una crescita esponenziale ininmaginabile. Potrebbero essere una miniera d’oro di traffico sul sito e di links spontanei, ma bisogna essere molto bravi a trasformare un video, un articolo, in qualcosa che attrare masse di visitatori. Non è per tutti.
– Links spontanei: qui dove puntare solo sul re, il contenuto ! Scrivere con attenzione alla semplicità, al linguaggio diretto, frasi brevi e chiare. Un articolo utile può diventare una pietra miliare del Web, come noioso pure per l’amico più stretto. Cercate non di usare un lessico dannunziano, piuttosto offrite informazioni: questo sarà premiato soprattutto per i blog specialistici.
– Links a pagamento: efficace, le campagne vanno pensate tenendo conto che Google considera scorretta tale pratica di link building. Occhio a quello che diffondete in Rete sulle vostre campagne a pagamento, piuttosto contattate via mail il vostro referente commerciale. Inutile aggiungere che i siti da cui ottenere links devono ospitarvi in pagine con pochi links, buona autorità, non devo sembrare siti poveri di contenuto, ed è meglio che tutti siano in tema con il vostro dominio di riferimento.
– Post nei social network: createvi una cerchia di amici in Google Plus notevole, grazie ad amicizie reali e settori di attività. Poi condividete i vostri post e video con loro. Stessa cosa per le pagine Facebook, il profilo Facebook, i tweets con i giusti hashtags e che siano indirizzati agli account giusti. Inserite nelle pagine del vostro sito pulsanti per la condivisione e i likes: la condivisione, i links sui social network, l’apprezzamento nei vari media vengono effettivamente premiati dai motori di ricerca, oltre a portare visibilità per il vostro brand, per i vostri lavori. Ciò valido anche per lo strumento principe dei media online: i video su YouTube.
Concludendo, posso dire che fattori on page e off page hanno pesi diversi soprattutto quando il peso effettivo dei parametri viene giudicato debole da Google. Siti ottimi dal punti di vista di ottimizzazione sulla pagina posso essere indeboliti dalla mancanza di pianificazione link building, e viceversa avere tanti links per poi trovarsi a non rispettare elementi SEO on page è deleterio.
Il consiglio è pur non avendo molto denaro da investire, seguire tutti gli aspetti della SEO anche in maniera meno approfondita, se siete neofiti, ma senza abbandonare le tecniche più efficaci e sicure.
Per un rimando alle tecniche SEO, vi consiglio il testo SEO Power, utile soprattutto per la conoscenza delle dinamiche Google.
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